di Gianluca BERNARDINI

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«La cosa più bella di papà è che lui è sempre a portata di mano»: così pensano Amelia e Faith del loro padre Cam (l’eclettico Mark Ruffalo), nonostante tutto. Già, perché in realtà Cameron Stuart è sì un papà premuroso e affettuoso, ma soffre pure di un disturbo bipolare, per curare il quale, a suo tempo, ha dovuto allontanarsi dagli studi, da qualsiasi tipo di lavoro e anche dai suoi cari. A provvedere all’equilibrio familiare, piuttosto precario, pensa Maggie (Zoe Saldana), madre tenera e affettuosa, «costretta» però a spostarsi ogni settimana da Boston a New York per sostenere un master alla Columbia University: una scelta necessaria per dare una svolta positiva per le sue piccole. Ma chi penserà a loro? L’unica possibilità è far tornare Cam tra le mura di casa, nella speranza che una ritrovata routine possa giovargli, in modo da supplire alla temporanea assenza di mamma. Un rischio che tutti accettano e che la regista Maya Forbes mette bene in luce in questo film, carico di ricordi fortemente personali e di tanta gratitudine. «Teneramente folle», infatti, è praticamente la storia «americana» della sua famiglia alla fine degli anni Settanta. Un ritratto del tempo, con tanto di colonna sonora vintage e filmati «Super 8», che sanno dare quel giusto tocco di nostalgia e insieme di pathos. Un racconto, però, che non cade nel patetico. Piuttosto eccede nell’amore: anche quando la vita non sembra scorrere per il verso giusto; quando chi ti sta intorno pare non comprendere ciò che stai facendo e perché; quando, infine, l’irresponsabilità sembra avere ragione su tutto. Se dunque nel film gli affetti sembrano traballare (un po’ come le ragazzine in macchina) e la famiglia pare avere «qualche» difetto (come il buco dell’auto nuova), non si può dire che qui manchi del bene. A un certo punto Amelia, la più grande, chiede alla madre: «Ti sei mai pentita di averlo sposato?». Risposta: «No, mai». Basterebbero queste poche battute per togliere di mezzo ogni nostro ipotetico «imbarazzante» giudizio. Da vedere, col cuore.

Temi: famiglia, malattia, genitori-figli, sacrificio, amore, dolore.