di Gianluca BERNARDINI

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Ci sono amori che si spezzano a un certo punto, come delle famiglie «lacerate» che non riescono a far rimarginare le loro ferite. Le motivazioni possono essere diverse e pure ragionevoli. A volte il dolore, la mancanza, la tristezza sembrano, però, prendere il sopravvento di fronte ad una serenità impossibile da raggiungere. Eppure si può cambiare e mai, in fondo, disperare. C’è pur sempre una luce nuova che si dipana all’orizzonte. Occorre crederci, aspettare e lasciare che giunga il tempo opportuno. Forse è questa, in fondo, la lezione che ci offre Kore-Eda Hirokazu nel suo nuovo film «Ritratto di famiglia con tempesta», dopo averci già donato «Little sister» (2015) e «Father and son» (2013). Il regista nipponico ci porta così, di nuovo, dentro il suo mondo e lo fa con quel suo tratto «intimo» e «delicato» con cui sa raccontare le storie. Ryota, scrittore di successo nel passato, sbarca il lunario guadagnandosi da vivere come detective privato di «faccende amorose». Del resto la sua stessa esperienza familiare non è stata idilliaca. Probabilmente a causa anche del vizio del gioco, la moglie l’ha lasciato allontanandolo, pure, da suo figlio che vede saltuariamente. Dopo la morte del padre, con la stessa passione per le scommesse, Ryota decide di riallacciare i rapporti con l’anziana madre, nella speranza di avere un po’ di soldi in più per pagare gli alimenti. L’evento di un improvviso tifone lo porterà con il ragazzino, la sua ex moglie nonché «la nonna» dentro le mura della casa d’infanzia per una notte, occasione opportuna per tentare di riparare l’impossibile. Scritto, diretto e montato dallo stesso regista, il film si sofferma sapientemente sui complessi intrecci dei legami familiari. C’è molta psicologia all’interno di questa storia, ma anche una straordinaria capacità di indagare i sentimenti con un tocco di rara dolcezza e poesia che la rende unica. Immancabile pure la saggezza nipponica (chiaro richiamo agli eventi messi in scena) messa in atto dall’anziana donna: a volte perché una minestra sia veramente «buona» ha bisogno che gli ingredienti riposino insieme tutta la notte. Da vedere, con tutta la calma necessaria.

Temi: famiglia, figli, separazione, ferite, sentimenti, gioco, amore, desideri, sogni.