di Gianluca BERNARDINI

1-94867

A che età si smette di giocarsi nella vita, di amare, di vivere il proprio ruolo genitoriale? Quando si va definitivamente in pensione? Parte forse da queste domande l’ultima commedia di Rob Reiner (qui anche in un piccolo cameo come pianista), «Mai così vicini», che arriva sui nostri schermi per deliziare la nostra estate. Oren Little (il grande Michael Douglas) è un vecchio vedovo, benestante, arcigno agente immobiliare ormai in procinto di vendere l’ultima residenza, la propria, prima di ritirarsi a vita privata lontano da tutti e soprattutto dai ricordi amari di una moglie che l’ha lasciato troppo presto e di un figlio che non ha saputo dargli che delusioni nella vita. Proprio quest’ultimo (Scott Shepherd) compare all’improvviso per sconvolgergli i progetti: deve regolare i conti con la giustizia e andare per un periodo in carcere. Ha però una sorpresa per il padre: una nipotina, nascostagli nel tempo, che dovrà accudire. Sarà l’ancora affascinante vicina di casa Leah (la splendida Diane Keaton), vedova pure lei e cantante piagnucolosa in locali notturni, a dargli una mano. Ben presto i loro mondi e caratteri, apparentemente lontani, si riconcilieranno a suon di gags e incontri-scontri ravvicinati. Pur tenendo alto il tono della commedia (anche se siamo ben lontani dai tempi di «Harry ti presento Sally» o «Non è mai troppo tardi») il film riesce nel suo intento, senza eccedere e calcare la mano, a mettere a fuoco il tema, oggi à la page, dei cosiddetti «over». Se da una parte gli anni passano e le ferite dell’esistenza pesano, non è detto che l’incedere dei giorni porti solo sofferenze e solitudini. Il plot, con l’immancabile e scontato lieto fine, suggerisce che c’è sempre una via di riscatto e di speranza per tutti. Dimenticando, forse, che la realtà a volte è ben più intricata e meno patinata da come qui la si descrive. Del resto Jim Morrison suggeriva: «Sorridi sempre, anche se è un sorriso triste, perché più triste di un sorriso triste c’è la tristezza di non saper sorridere». Come dargli torto?

Temi: amore, amicizia, paternità, vecchiaia, riscatto, speranza, vita.