di Gianluca BERNARDINI

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È possibile una vita «lenta» (slow) in un tempo in cui tutti ci vogliono veloci, «sul pezzo» e sempre attivi? A Cornello del Tasso, tra le montagne bergamasche, sembrerebbe di sì. Lì vive il vecchio Giovanni (Roberto Herlitzka, performante e bravo) che, insieme alla sua compagnia amatoriale del paese, non smette di mettere in scena Arlecchino, il personaggio che ha accompagnato la sua vita. Paolo (Giorgio Pasotti), il figlio, è un noto conduttore televisivo di uno di quei programmi pomeridiani che sfrutta le umane disavventure, mentre sogna di fare il «grande salto» passando al «serale». Tra i due li separano due mondi, due visioni, due palcoscenici: ciò che sembra «finto», con tanto di personaggi in costume, è molto più vero di ciò che si maschera sotto il nome di «reality». La malattia di Giovanni riporta a casa il figlio Paolo: un vero tuffo nel passato, a contatto con suo padre, le sue origini e finalmente se stesso. Un vero viaggio a ritroso con un ultimo desiderio da realizzare: portare lo spettacolo di papà nel grande teatro di città, per ridare vita a quella «commedia dell’arte» che ha fatto la storia del nostro Paese e che purtroppo è stata, forse, dimenticata. Matteo Bini, con lo stesso Giorgio Pasotti alla regia, mettono in scena una storia «piccola», semplice e lineare. Senza guizzi né lazzi, riescono a porre al centro una riflessione di tutto rispetto non solo sullo stato dell’arte, ma, soprattutto, sul rapporto tra «l’io» e la propria libertà. Quella che apparentemente tutti noi pensiamo di avere, ma che a volte «il mondo», purtroppo, se non si è sufficientemente accorti, sembra prenderne in mano le redini. Chi è, dunque, veramente libero? Chi è l’uomo moderno? Forse qualcuno, appunto, ha ancora molto da insegnare: «Io, Arlecchino, sono servitore, ma della mia libertà son pur sempre il padrone». Una lezione per i più giovani, ma anche per chi si accorge che sta perdendo il suo vero «io» e dunque se stesso.

Temi: teatro, televisione, libertà, padre-figlio, famiglia, vocazione, coscienza, eredità, vita.