Il traditore di Marco Bellocchio è il film su cui ci soffermiamo questa settimana, presentato con grande successo a Cannes è un film che sicuramente farà discutere. Da vedere e meditare.

di Gianluca Bernardini

Il traditore

Un eroe o un infame? Un traditore o un collaboratore di giustizia? Un vero uomo o un debole meschino? Chissà se potesse parlare oggi il vero Tommaso Buscetta (interpretato da Pierfrancesco Favino in maniera egregia), e in seconda istanza il giudice Falcone (Fausto Russo Alesi) quale risposta darebbe dopo che il suo «personaggio» negli anni ’80 e ’90 è stato protagonista della lotta alla mafia che ha visto circa quattrocento persone condannate durante il maxiprocesso di Palermo. Una figura pertanto emblematica e alquanto oscura quella di Buscetta, a cui Marco Bellocchio dedica il suo ultimo film «Il traditore», presentato al festival di Cannes.
Un racconto, non in linea con altre opere sul tema, che parte da subito con la caduta nonché la cattura del «Boss dei due mondi», avvenuta allora in Brasile, e della sua successiva estradizione in Italia con l’effettiva «collaborazione» con lo Stato per cercare di debellare i vertici di «Cosa nostra». Una lettura, non esaustiva, della storia, ma soprattutto dell’uomo Buscetta, don Masino, con le sue luci ed ombre, amante delle belle donne e, forse, della bella vita, che tradì «il codice mafioso» di un’organizzazione ormai corrotta dal traffico della droga (emblematiche le scene iniziali), che non si risparmiò di lasciare a terra centinaia di vittime a causa, ma non solo, dell’onore. Un film «civile o di denuncia sociale», come afferma lo stesso regista, capace di far luce e ripercorre tratti recenti di storia di un Paese che ancora oggi cerca, nonostante tutto, di curare le proprie ferite, ancora aperte e sanguinanti. Il tutto non solo per non dimenticare, ma per far riflettere sul senso profondo del male che, alla fin fine, non lascia mai nessuno indenne. Un viaggio nell’umano, con il tocco di Bellocchio simile a «Buongiorno, notte», condotto dai protagonisti del tempo, dentro il buio di anni difficili che ricordano ancora a tutti che la sconfitta di «Cosa nostra» è, purtroppo, assai lontana. Da vedere e meditare.

Temi: mafia, corruzione, lotta, tradimento, onore, pentiti, processo, storia, clan, famiglia.