L'attesissimo C’era una volta a... Hollywood di Quentin Tarantino arriva finalmente in sala. Ma le promesse sono state mantenute? Parliamone (assieme) con un film!

Di Gianluca Bernardini

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Si può vedere un film per le prime due ore (perché poi continua…) senza quasi cogliere la trama narrativa, se non il gusto cinefilo e compiaciuto di Tarantino? Sì che si può; e si può uscire dal cinema, pure, estasiati o paradossalmente distrutti? Anche.

Perché il maestro di venerata carriera (trent’anni) ci riporta sul set in una storia ambientata alla fine degli anni 60, in una Hollywood abitata da star o da qualcuno che lo era stato, come Rick Dalton (Leonardo DiCaprio), che tormentato dalla possibile fine carriera (piacerò ancora?) si cimenta da attore in fantomatici «spaghetti – western» italiani, sostenuto dalla sua controfigura o stuntman Cliff Booth (Brad Pitt), un’ombra tuttofare, nonché amico fidato.

I suoi vicini di casa sono Roman Polanski e Sharon Tate, all’apice del successo, che per ragioni avverse, nella tragica notte dell’8 agosto del 1969 verrà ad incontrare. Una strage, ad opera della «Manson family», che Quentin Tarantino (e qui lo si riconosce nel suo divertente stile da «Pulp Fiction»), rilegge in chiave diversa, giocando con quello che il cinema è capace di fare (fantasticare).

Un film di genere (quale in fondo?) che condisce al noioso chiacchiericcio, la sorpresa, il pathos, la suspense, nonché la risata; sicuramente ben diretto da uno che sa usare la macchina da presa (la sequenza del cibo per cani, gettato da Cliff, che cade nella ciotola reiterata potrebbe essere, forse, una cifra sintetica), che però non lascia, in fondo, molte domande di senso.

Resta, tuttavia, l’amore assoluto per la settima arte che estetizza (molta attenzione ai particolari), provoca e sconquassa, non solo gli spettatori, ma anche coloro che ne sono coinvolti in prima battuta (Hollywood sa bene tutto questo). O lo si odia, insomma, o lo si ama, Tarantino. Qui per diversi critici il film più maturo. Sicuramente, immaginiamo, per cinefili appassionati e incalliti.

Temi: cinema, Hollywood, amicizia, strage, professione, successo, attori.