Volete presentare Dragon Trainer - Il mondo nascosto al vostro pubblico? qualche spunto e qualche idea su come raccontarlo...

di Gabriele Lingiardi

Dragon Trainer 3

“Con altri occhi, visioni e provocazioni per animatori di sala”. Volete presentare Dragon Trainer – Il mondo nascosto al vostro pubblico? qualche spunto e qualche idea su come raccontarlo…

Il terzo capitolo di una trilogia ad alto livello.

Il film è il terzo capitolo della trilogia di Dragon Trainer, a cui si sono alternati anche episodi di una serie tv, molto popolare tra i più piccoli. La Dreamworks, che ha prodotto l’opera, è considerato nell’animazione il rivale diretto della Pixar. Come Toy Story viene considerato dalla critica il fiore all’occhiello della Pixar, così a How to train your dragon (questo il titolo originale) viene attribuito il primato di qualità della casa di Jeffrey Katzenberg. Questa  terza installazione, arrivata dopo ben 5 anni dal precedente, portava con sé grandi aspettative da parte di grandi e piccoli. Saggiamente lo sceneggiatore e regista  Dean DeBlois ha scelto di raccontare questa nuova storia inserendola in perfetta continuità con le precedenti, non solo dal punto di vista tematico, ma anche visivo. Ci sono inquadrature, come quella di Hiccup che tende la mano a sdentato, che ricorrono nella saga e aiutano a intessere un ragionamento coerente e lungo tre film.

Diventare grandi significa sapere dire arrivederci.

L’arco narrativo di Hiccup è perfettamente riuscito lungo i tre film: da ultimo del villaggio diventa re trovando la forza proprio nella sua diversità. Ne Il mondo nascosto egli dovrà toccare con mano le difficoltà di dovere prendere decisioni con responsabilità e capire che nessuno può regnare da solo. Gli affetti che una persona incontra nella vita sono un’occasione di crescita e di miglioramento personale, ma non vanno assoggettati alla propria volontà. Il tema è molto simile a quello affrontato da Ralph Spacca Internet, ma declinato in modo diverso. Se Ralph gestisce il suo affetto per Vanellope in maniera soffocante, Hiccup si rapporta con gli altri in funzione delle proprie scelte. Il popolo lo segue con fiducia, ma è solo quando le certezze andranno in crisi che il giovane Re troverà la soluzione guardando negli occhi degli altri.

L’amore è cambiamento.

Hiccup è fidanzato con Astrid da ormai tanti anni (sfido a ricordare un personaggio di animazione recente in una condizione sentimentale simile) ma esita a fare il grande passo del matrimonio. Anche il simpatico drago sdentato è innamorato di una Furia Chiara, l’ultima della sua specie. I due amici dovranno capire che le loro strade sono destinate ad allontanarsi (e poi riunirsi), per permettere a ciascuno di raggiungere il proprio futuro. Dragon Trainer è una storia di tenerezza, in cui i rapporti interpersonali (e tra specie diverse) vengono messi in scena tramite immagini. I personaggi si avvicinano, si sfiorano, si toccano con prudenza. Potremmo dire che l’intera saga sia in realtà il racconto di come due anime diverse possono entrare in contatto e arricchirsi a vicenda.

Per i bambini?

Purtroppo la figura del villain è sacrificata in uno sviluppo narrativo non sempre coerente. Le motivazioni del cattivo sono poco approfondite (interessante però il concetto di continuare comportamenti, anche quelli negativi, solo perché approvati dalla società). Il film risulta però molto profondo e adulto, riuscendo però ad accattivare il pubblico più giovane tramite uno spettacolo indiscutibile visivamente e tecnicamente.
Per ritrovare l’addestratore di draghi che c’è in noi.