SI è svolto sabato 22 dicembre in Università Cattolica il convegno «Educare attraverso il cinema – La pedagogia dello spettacolo secondo il pensiero di Don Giuseppe Gaffuri, il “prete del cinema”»

di Gabriele Lingiardi

Incontro Don Gaffuri

Un ricordo commosso di Don Gaffuri, e un incoraggiamento a osservare e studiare i nuovi media come uno strumento di crescita e non solo come minaccia. Questo è quanto emerso da «Educare attraverso il cinema – La pedagogia dello spettacolo secondo il pensiero di Don Giuseppe Gaffuri, il “prete del cinema”», convegno che si è tenuto presso l’Università Cattolica di Milano sabato 22 dicembre.

L’incontro è stato fortemente voluto da don Gianluca Bernardini presidente dell’Acec (Associazione Cattolica Esercenti Cinema) di Milano e responsabile del Servizio per il Coordinamento dei Centri Culturali Cattolici che si è detto estremamente soddisfatto per «l’ampia e attiva partecipazione del pubblico e la profondità dei contenuti emersi».

L’evento ha costituito un importante momento di riflessione sulle possibilità pastorali che vengono offerte ancora oggi dai nuovi media. La generazione Z, nati dopo i cosiddetti millennials in un’epoca iperconnessa e ipermediata in cui la presenza di internet è pressoché ubiqua e ci costringe a un quotidiano confronto con i media, è la principale destinataria di questi studi. Come ribaltare l’apparente minaccia educativa costituita dai costanti stimoli esterni ricevuti dai giovani? La risposta, come emerge dal convegno, è nel modello proposto da Don Gaffuri, “il prete del cinema”. Il sacerdote, scomparso sessant’anni fa nel 1958, fu uno dei pionieri del cinema di comunità, proponendo studi sui media e utilizzando il film come strumento per evangelizzare e per formare l’Italia del dopo guerra.

Uno stile e una scelta educativa  che può servire da stella polare ai molti educatori e animatori delle sale cinematografiche che, sempre più spesso, sono chiamati a ricoprire il ruolo di educatori. Una cosa è certa: la sala può ancora essere uno strumento per la comunità, in cui intrecciare relazioni positive, creare vissuti comuni, e trovare chiavi di lettura della realtà. Il convegno si è svolto alla presenza dell’Arcivescovo Mario Delpini il quale ha portato i suoi saluti ai presenti e ai molti volontari delle sale di comunità. La seconda parte della mattinata ha visto gli interventi di Paolo Alfieri, Pier Cesare Rivoltella, Mariagrazia Fanchi e Alberto Bourlot professori dell’Università Cattolica.

La commozione tra i presenti, alcuni dei quali ex collaboratori di Gaffuri, si è fatta tangibile dopo la proiezione del documentario “Don Gaffuri, il prete del cinema”, diretto da Simone Pizzi, che ha raccolto numerose testimonianze dell’operato del sacerdote, aiutando a ricordare un uomo che ha lasciato un segno indelebile  in tutti coloro che hanno incrociato il suo cammino, e il cui operato ha segnato profondamente la città di Milano.