Aquerò raccontato dall'interno, dagli studenti dell'Università Cattolica del Sacro Cuore che hanno collaborato alla realizzazione del festival.

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Presso l’Auditorium San Fedele di Milano, domenica 17 novembre 2019 si è svolta la seconda giornata della seconda edizione dell’Aquerò Film Festival organizzato da ACEC – La sala della Comunità.

La giornata ha avuto inizio alle ore 15.00 quando in sala è stato proiettato Voci dal silenzio, un film di Joshua Wahlen e di Alessandro Seidita.

Il lungometraggio mostra la vita di diverse persone, tutte con un carico esperienziale differente, ma che tuttavia hanno compiuto la stessa scelta: passare l’esistenza come eremiti.

I protagonisti si sono svelati e hanno raccontato ciò che li ha portati a compiere questa scelta di vita ascetica. Molti hanno raccontato come l’eremitismo non abbia tolto loro nulla, bensì abbia arricchito in meglio la loro vita, di come la loro quotidianità sia costellata di riflessione, connessione e un costante guardarsi dentro per migliorarsi.

Per quanto difficile, ci vuole molto coraggio per compiere questa scelta, ma per qualcuno non è stato così. Per queste persone l’isolamento è il modo migliore per ricongiungersi e avvicinarsi all’altro, per meditare e diventare un tutt’uno con ciò che è a fianco. Non si tratta più di vivere con la natura, ma di vivere la natura.

Dopo il film vi è stato un brillante dibattito con padre Luca Fallica, che ha spiegato la caratteristica principale del film: “non il domandare direttamente agli eremiti, ma lasciare che il loro racconti scorressero come un lungo flusso”. Inoltre il non interrogare gli eremiti è solo una forma riflessa dell’interrogare noi stessi attraverso il racconto della loro esperienza.

Successivamente, alle ore 18.00 è stato proiettato il secondo film della giornata: Who’s Romeo, del regista Giovanni Covini.

La pellicola mette al centro della narrazione sei ragazzi (due ragazzi e quattro ragazze) provenienti dal quartiere milanese Gratosoglio che tramite le loro riflessioni e le loro opinioni, revisionano, modernizzano e attualizzano l’opera di Sheakspeare.

Il film tratta svariate tematiche, come la violenza, l’amore, l’amicizia, la morte e la vita.

Diverse sono le riflessioni che emergono, date dell’alternarsi delle scene di recitazione e delle scene della vita quotidiana dei sei adolescenti, e dal continuo dialogo dei ragazzi con figure adulte come un’educatrice, un poeta e anche altri attori che hanno interpretato i ruoli del padre di Giulietta e Frate Lorenzo.

Emerge inoltre, l’empatia che si è creata all’interno del gruppo, dove anche le differenze culturali dei ragazzi sono un ottimo punto di partenza per mettere in luce tutti i loro aspetti più simili, ma anche più fragili. Oltre al tema delle differenze (religiose, sociali e culturali) come ricchezza o impedimento, viene a galla anche il dibattito generazionale tra giovani ed adulti.

In seguito alla visione del film, vi è stato anche un dialogo tra il pubblico e gli ospiti in sala (il regista, due ragazzi del cast, Valentina, ovvero la ragazza che ha seguito i ragazzi durante lo studio dell’opera sheaksperiana, e gli addetti al montaggio e suoni).

Infine, l’ultimo film proiettato in sala è stato il tanto acclamato Lourdes di Thierry Demaziëre e Alban Teurlai.

La pellicola è un’anteprima nazionale e per l’occasione ha presenziato in sala Monsignor Mario Delpini, Arcivescovo di Milano, che ha espresso tutto il tuo appoggio e il suo ringraziamento per l’iniziativa.

Lourdes è un film documentario che lascia parlare la realtà, che vuole spingersi al di là dell’ovvio, che legge, testimonia, risponde a tutti gli interrogativi; interpreta il fenomeno del pellegrinaggio e di tutti coloro che vanno in cerca di risposte e di conforto.

Anche la seconda giornata di Festival si è svolta all’insegna della spiritualità ed è stata di grandissima ispirazione e riflessione.

Infine un grazie speciale va agli studenti dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, che nelle prime due giornate di Festival hanno offerto il loro aiuto e supporto.

 

Alessandra Mastronardi
Eleonora Cangero