Molti giovani desiderano fare esperienza di volontariato nei cinema e nei teatri di comunità. Ma cosa significa in concreto? E come proporsi? Ne parliamo con Silvia Salvetti, responsabile del Cinema Teatro Lux di Busto Arsizio (Sacconago)

Di Gabriele Lingiardi

Silvia Salvetti Lux

Che cosa spinge i volontari a un impegno nel mondo della cultura?

Per il corretto funzionamento di una struttura come la nostra, che è integralmente gestita da volontari, sono necessarie molte e diverse persone. Molto spesso per lo spettatore è difficile da percepire perché solo passando dietro le quinte si scopre questo “magico mondo”.

Molte volte si pensa che i volontari del mondo delle sale teatrali siano solo le figure più in vista o più tradizionali quali cassieri, maschere, proiezionisti, manutentori, macchinisti di scena, addetti audio e luci  ma sempre di più si ha bisogno di informatici, grafici, addetti stampa e marketing, addetti internet e social media manager.

Lo staff di volontari è molto eterogeno così come lo sono le mansioni all’interno di un teatro quindi a seconda del tempo a disposizione, delle proprie inclinazioni e delle aspettative si riescono ad instaurare ottimi rapporti di collaborazione con tutti. Generalmente l’approccio con l’attività di volontario nel nostro teatro è graduale, si inizia sia per il desiderio di contribuire alle attività parrocchiali sia perché il mondo della cultura è affascinante.

E’ come un grande albero in continua crescita ed evoluzione che necessità, però, di solide radici.

Cosa cambierà alla riapertura della sala? Che impatto pensate che avrà il Coronavirus sulle attività come la vostra?

La nostra sala ha da sempre una programmazione diversificata. Abbiamo una rassegna cinematografica che vuole rappresentare il meglio dei film d’Essai mentre nei week end proponiamo contenuti indirizzati alle famiglie e soprattutto ai più piccoli.

Quando ci era stata permessa l’apertura parziale in autunno, anche se fortemente contingentata, abbiamo visto un notevole interesse per quanto riguarda la rassegna. Il numero degli abbonati era di poco inferiore ad una stagione “normale” e la voglia delle persone di ritrovarsi in sala era palpabile.  Per quanto riguarda, invece, i film per le famiglie c’è stato un passo d’arresto anche a causa della carenza di titoli da poter proporre.

Prima della pandemia avevamo grandi “sogni” quali provare ad organizzare direttamente degli spettacoli teatrali e potenziare il nostro ciclo “cinema & incontri” dove associamo alla proiezione del film la presenza di ospiti per discutere e dibattere sui temi trattati. Questi sogni non sono stati dimenticati sono solo “sospesi” per essere finalmente trasformati in realtà.

Quali sono le speranze per il 2021?

Questo secondo lockdown è molto diverso dal precedente ed il morale non più quello del “andrà tutto bene”, ci auguriamo che questo 2021 sia l’anno in cui vedremo la fine di questo stato di emergenza.

Ne usciremo tutti un po’ cambiati ma crediamo che la voglia di socialità e di cultura non possa morire anzi che questa astinenza forzata ci abbia fatto capire quanto sia importante per la nostra vita.

Non abbiamo ancora idea di quando e come potremo riaprire ma, al di fuori della riapertura fisica dei teatri, crediamo che la vera ripartenza potrà esserci solamente quando le grandi produzioni ritorneranno a “credere” nelle sale.

Il nostro pubblico lo stiamo sentendo molto vicino speriamo che facciano altrettanto gli altri player.

Se alla riapertura qualcuno volesse collaborare con voi dove può trovare le informazioni?

Il nostro sito internet, nonché le nostre pagine social sono sempre aggiornate ed hanno tutti i riferimenti necessari per il primo contatto. (www.cineteatrolux.com info@cineteatrolux.com)

Noi saremo ben lieti di accogliere tutte le persone che desiderano spendere il proprio tempo libero per il bene della cultura.